Il viaggio dell’esistenza

Sartre ha detto che il nostro viaggio nell’esistenza è un viaggio con un biglietto di sola andata. Ha ragione, per quanto noi si vagheggi di ritorni, non è mai davvero possibile ritornare a qualche luogo della nostra vita per rivivere le sensazioni, le emozioni, i sapori, i profumi di ciò che è stato, perché dietro di noi quel luogo non c’è più. Esiste solo nella sua assenza. Ed è sullo sfondo di quest’impossibilità che siamo condannati a essere viaggiatori di sola andata, poiché in realtà non c’è alcun luogo dove tornare. Dobbiamo quindi guardarci da quella nostalgia animata dal fantasma del ritorno, perché l’esistenza umana è il prodotto di una serie di tagli che attira la vita al di qua, fissandola in fessure che tendono a rinchiuderla nel passato anziché aprirla verso l’avvenire.

CR